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Spa & Wellness

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La fangobalneoterapia (crenoterapia) che riveste un ruolo di notevole rilevanza nel trattamento delle malattie articolari, è diffusa in molti Paesi Europei dove viene utilizzata spesso in associazione alla terapia farmacologia. Indagini cliniche e sperimentali hanno documentato l’efficacia della crenoterapia, sia nel controllo del dolore articolare,

sia nella riduzione del numero di episodi di riacutizzazione, ma soprattutto nella conservazione della funzionalità articolare, che può risultare fortemente compromessa dallo stato infiammatorio. La crenoterapia si presta quindi ad un vasto campo di applicazioni ed è indicata nel trattamento di alcune malattie caratterizzate da una debole componente infiammatoria, dall’assenza di iperalgesia e dalla scarsa evolutività.

Si consiglia in casi di osteoartrosi primaria e secondaria  post-traumatica ed in altre forme degenerative come discopatie, artirte reumatoide, osteoporosi, periartrite ecc. e nei  casi di reumatismi extrarticolari come fibromiositi, fibrositi, borsiti, tendiniti, lombalgie di origine reumatica ecc. Le inalazioni e/o l’aerosol trovano impiego nel trattamento delle malattie otorinolaringoiatriche e dell’apparato respiratorio a patogenesi fiogistica o allergica. Le dermopatie che si avvalgono con più evidenzia degli effetti benefici della cura  delle acque e dei fanghi termali grazie alla presenza nelle stesse di ioni sodio, cloro, potassio, calcio, dello zolfo e degli oligoelementi quali ferro, manganese e magnesio ecc., sono sostanzialmente quelle a sfondo seborroico come l’acne e quelle iperproliferative ed ipercheratosiche come la psoriasi. È interessante sottolineare che tra gli effetti benefici della crenoterapia vi è anche la riduzione del consumo di farmaci antinfiammatori non steroidei e quindi la riduzione dell’in- cidenza degli effetti collaterali legati alla somministrazione cronica di questi farmaci (insufficienza renale, emorragie gastrointèstinali ecc.). I trattamenti termali determinano effetti positivi in diverse patologie, articolari e non, grazie a peculiari meccanismi d’azione che interferiscono con diversi sistemi od apparati quali quello cardiocircolatorio, ormonale, immunitario ecc. Sufficientemente studiati appaiono gli effetti locali; essi riguardano i singoli tessuti con i quali il mezzo termale viene a contatto e sono state ben documentate le modificazioni locali e sistemiche connesse all’azione termica, che avvia meccanismi termo-regolatori che si accompagnano a modificazioni cardiocircolatorie, della permeabilità vascolare, della sudorazione, dell’equilibrio-idroelettrico ed alla attivazione dell’asse ipofisi-surrene con conseguente rilascio di ormoni (cortisolo, catecolamine ecc.). Diversi studi clinici hanno documentato che nei pazienti sottoposti a cicli di fango-balneoterapia si osserva una notevole riduzione dei livelli sierici di IL-1 e di TNFa. Tale effetto sembrerebbe essere correlato alla durata del ciclo ed all’entità della sintomatologia articolare. È stata inoltre dimostrata una inibizione della sintesi di PGE2 e di LTC4 nel liquido sinoviale di pazienti sottoposti ad un ciclo di fango-balneoterapia associata ad un aumento delle concentrazioni sieriche di IGF-1. In conclusione, diverse evidenze sperimentali indicano che il sistema citochine/chemochine svolge un ruolo fondamentale nei processi di degradazione/formazione della cartilagine articolare, assicurando un equilibrio tra attività ariaboliche e cataboliche dei condrociti. Le interazioni della crenoterapia su tale sistema consentono di ipotizzare uno specifico impiego della stessa nella terapia di patologie nelle quali si verifica una disregolazione del sistema. Le acque di Nitrodi e Olmitello (Barano d’Ischia) sono particolarmente efficaci nella cura topica per la cicatrizzazione di manifestazioni ulcerose e varici, nelle piaghe torpide ed in alcune dermatosi. Tutti gli ospiti, durante le cure, sono seguiti da personale medico altamente specializzato. A carico del Servizio Sanitario Nazionale è concesso un solo ciclo di cura termale nell’anno solare, anche se, in  molti casi è consigliabile ripetere il ciclo una seconda volta nell’anno.

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